Dopo la prima otturazione ho subito sentito dolore appena mordevo qualcosa
Scritto da Giulia / Pubblicato il
Salve a tutti! due mesi fa mi sono recata dal dentista a causa di diverse carie che neanche mi ero accorta di avere. Dopo la prima otturazione ho subito sentito dolore appena mordevo qualcosa. Parlandone con il dottore mi ha detto che poteva essere una cosa normale e quindi di attendere almeno qualche giorno e di evitare di masticare da quella parte. di lì ad oggi le cose sono solo peggiorate, la volta successiva ha limato perché poteva sembrare che ci fosse un contratto ma adesso sono passati due mesi circa e non so ancora cosa ho! Avverto una pressione così dolorosa quando mi capita di toccare quel dente che poi inizia a farmi male anche tutta la parte... non avvertivo nulla prima di essere toccata adesso sento questo super dolore e come se non bastasse tutti i denti che sono stati toccati per essere curati ora sono ipersensibili al caldo al freddo. Così tanto che non posso per esempio più usare neanche il collutorio. Penso a questo punto che le cose siano due, o che sono così sfortunata da averle tutte io o che sono così sfortunata da aver beccato un incompetente che doveva curare invece ha peggiorato. Scrivo qua perché il dentista in questione poi voleva devitalizzarmi i denti senza nemmeno voler vedere una radiografia... sentendo questo caso sapete dirmi cosa potrebbe essere a vostro parere?
Pubblicato il 15-05-2017
A volte l'ipersensibilità post otturazione può avvenire, se a distanza di pochi giorni non svanisce bisogna rivedere le otturazioni se è il caso rifarla con qualche precauzione in più. ma se il collega a fatto solo un tentativo per evitare la devitalizzazione forse questi segni clinici la impongono
Pubblicato il 15-05-2017
Decisamente da rivedere le carie che manifestano un dolore persistente dopo il trattamento sono assolutamente da ritrattare, spesso causate da cattiva polimerizzazione dei materiali da otturazione. Chiedere di rifare il lavoro è lecito.
Pubblicato il 15-05-2017
Se i denti curati che sono sensibili sono vicini a quello incriminato, può essere un riflesso del primo. Cioè il fastidio si diffonde. Se sono in altre parti della bocca, forse c'è qualcosa che non va in queste cure. Si rivolga al dr. Petti di Cagliari, espertissimo, che saprà darle risposta con rx e visita
Pubblicato il 15-05-2017
Cara Signora Giulia, buongiorno. Ringrazio il Dottor Passaretti per la Sua Manifesta e Pregiatissima Stima (ricambiata alla "Grande") :) Stia tranquilla e serena, non è niente di straordinario ma normalissima Routine Odontoiatrica!!! Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.Questo in caso di presenza di tasche parodontali. Poi per il dolore: Vede quando c'è una sofferenza pulpare succede questo: La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva *** (legga sotto , in fondo, attentamente agli asterischi)grazie , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Per valutare il Parodonto basta fare un sondaggio Parodontale con un sondino parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti (senza limitarsi a quello in causa apparente) se vi fossero misure superiori a 4 mm (fino ad un massimo di 14 mm, ci sarebbero delle tasche Parodontali , sintomo di una Parodontite DNDD. Per le patologie Endoparodontali, esse sono un sovrapporsi o un "misto" delle due descritte!Il dolore ai molari può essere un dolore riflesso se essi fossero sani endodonticamente e parodontalmente! Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da patologie extra orali. Non bisogna mai estrapolare l'organo bocca dagli altri Organi Sistemici. Ripeto si rassereni; è tutto molto "semplice" da valutare! Cari Saluti
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Pubblicato il 15-05-2017
Gentile Sig.ra Giulia, la radiologia è solo uno dei mezzi che abbiamo per fare una diagnosi e in casi come il suo conta molto di più l'anamnesi e la clinica. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-05-2017
Ovviamente qualcosa che non va c'è, può essere un problema limitato al primo dente trattato come suggerito da altri colleghi (lesione cariosa troppo vicina alla camera pulpare, tanto da richiedere una terapia canalare) o che interessa anche altri elementi dentari. Una aumentata sensibilità agli stimoli termici ed alla masticazione è contemplata nell'immediato o al massimo per alcune settimane, ma non per mesi. E non per tutti i denti trattati. Il suo caso clinico deve essere valutato con calma ed attenzione.
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Pubblicato il 15-05-2017
Gentile sig.ra, non ho letto ciò che hanno scritto i coleghi, ma rispondo che se come "dice lei", costui voleva devitalizzare diversi denti senza una radiografia, le consiglio di cambiare odontoiatra. Onestamente però mi sembra strano!
Pubblicato il 16-05-2017
Buongiorno! Probabilmente aveva una carie profonda, e il dentista avrebbe dovuto da subito, devitalizzare il dente, non ha una Rx? Resto a sua disposizione
Pubblicato il 16-05-2017
Sig. Giuglia, se lei si è rivolta a un odontoiatra iscritto all'ordine dei medici, non si è rivolta a un incompetente e lui è responsabile delle cure prestate, se così non fosse i suoi dubbi sono leciti.
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